Eurovision Song Contest, Lucio Corsi e il rischio squalifica: le regole dell’evento

Potrebbe esserci un piccolo grattacapo tecnico all’orizzonte per Lucio Corsi, scelto per rappresentare l’Italia al prossimo Eurovision Song Contest. Durante la sua recente partecipazione a Che Tempo Che Fa, il cantautore toscano ha rivelato il desiderio di utilizzare un’armonica a bocca durante la sua performance. Ma la strada, almeno da regolamento, non sembra così semplice.

L’Eurovision, infatti, ha regole molto chiare sull’utilizzo degli strumenti musicali sul palco. Il regolamento ufficiale dell’European Broadcasting Union (Ebu vieta categoricamente l’uso di strumenti suonati dal vivo durante l’esibizione. Questo significa che non è permesso collegare né amplificare direttamente strumenti musicali sul palco dell’Esc.

Ogni suono deve provenire da una base preregistrata oppure dalla voce del cantante dal vivo. La ragione dietro questa regola è garantire l’uniformità tecnica tra le varie esibizioni e facilitare la produzione dell’evento. Tuttavia, la normativa lascia qualche spiraglio creativo.

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lucio corsi problema regolamento eurovision

Cosa è successo in passato con casi simili

Un precedente interessante risale al 2006, quando i lituani LT United portarono sul palco un megafono, aggirando il divieto di amplificazione diretta. Anche se il megafono amplificava effettivamente la voce, lo faceva in modo “indiretto“, ed è proprio su questa sfumatura che Lucio Corsi potrebbe fare leva.

lucio corsi problema regolamento eurovision

In teoria, infatti, l’artista toscano potrebbe suonare l’armonica senza collegarla ad alcun sistema audio, lasciando che venga captata semplicemente dal microfono vocale. In questo modo, tecnicamente, non infrangerebbe il regolamento, pur utilizzando l’armonica come elemento espressivo della sua esibizione.

Al momento, non è chiaro se Lucio Corsi opterà per questa soluzione o se preferirà rinunciare del tutto all’uso dell’armonica per evitare fraintendimenti o potenziali sanzioni. Certo è che, da artista anticonvenzionale qual è, non sarebbe sorprendente vederlo tentare una via creativa per far convivere la sua poetica musicale con le regole dell’evento. In attesa di conferme ufficiali da parte della Rai o dell’Ebu, l’attenzione è ora puntata sulla sua esibizione all’Eurovision, dove ogni dettaglio, anche il più piccolo, può fare la differenza.

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