A pochi giorni dalla morte di Pippo Baudo, che si è spento a 89 anni lasciando un vuoto incolmabile nella televisione italiana,
arriva l’annuncio di un tributo speciale che lo vedrà protagonista, questa volta dall’altra parte dello schermo. Il volto amato del piccolo schermo sarà infatti ricordato attraverso un appuntamento particolare con uno dei game show più seguiti e longevi della tv italiana.
A rivelarlo è stato Gerry Scotti, che in una recente intervista ha spiegato di aver già preso accordi con il suo team di autori per dedicare una puntata speciale de La Ruota della Fortuna al grande maestro di Militello. Lo speciale andrà in onda a settembre e sarà interamente costruito attorno alla carriera e all’eredità artistica di Baudo. Un’iniziativa pensata per celebrare l’uomo che, con stile e professionalità, ha saputo scrivere alcune delle pagine più importanti della storia della televisione nazionale.
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Gerry Scotti, il gesto per Pippo Baudo dopo la sua morte
Scotti ha spiegato che durante l’episodio saranno proposti enigmi, indovinelli e curiosità che richiameranno i momenti più celebri della carriera del conduttore scomparso. “I baudisti potranno scatenarsi”, ha detto sorridendo, ricordando quanto la figura di Baudo sia stata non solo punto di riferimento, ma anche motivo di passione e orgoglio per generazioni di spettatori. La puntata speciale avrà dunque il tono leggero del gioco, ma porterà con sé anche l’intento di rendere un omaggio rispettoso e sentito.

Nel corso delle interviste rilasciate nei giorni successivi alla scomparsa di Baudo, Gerry Scotti ha avuto parole di grande affetto e ammirazione. Lo ha definito “il più perfezionista, il più preparato”, sottolineando che davanti a una figura come la sua “possiamo solo inchinarci”. Non soltanto il professionista instancabile, ma anche l’uomo di rara umanità e intelligenza: così lo ha voluto ricordare.
E quando gli è stato chiesto se tra i conduttori di oggi ci sia qualcuno in grado di raccogliere davvero il suo testimone, Scotti non ha avuto esitazioni: “Non c’è. Nessuno tra di noi ha le sue caratteristiche”. Una frase che mette in evidenza quanto fosse unica e irripetibile la personalità di Pippo Baudo, spesso definito “l’imperatore della tv italiana”.


Un concetto ribadito anche nelle parole conclusive del presentatore, che si è unito a quanto già affermato da Carlo Conti: con la morte di Baudo, “è come se si fosse spenta la tv”. Una frase che riassume l’impatto della sua scomparsa e il senso di perdita collettiva per una figura che non apparteneva soltanto al piccolo schermo, ma al patrimonio culturale del Paese.