Una puntata di Cartabianca destinata a lasciare il segno si è trasformata in un acceso confronto quando, durante il dibattito, Enzo Iacchetti ha avuto un duro scontro con Eyal Mizrahi, presidente della federazione Amici Di Israele, invitato in studio. L’attore e conduttore televisivo, noto per il suo tono pacato, ha scelto questa volta di rompere gli argini della diplomazia e denunciare con fermezza le condizioni umanitarie a Gaza, accusando Israele di violazioni dei diritti umani e di un uso sproporzionato della forza.
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La tensione è salita rapidamente: il rappresentante israeliano ha respinto con veemenza le accuse, sostenendo la legittimità delle operazioni militari come forma di difesa nazionale. Il confronto si è trasformato in pochi minuti in un botta e risposta durissimo, con toni che hanno costretto la conduttrice Bianca Berlinguer a intervenire più volte per cercare di riportare la calma in studio.
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Se la lite ha spaccato lo studio televisivo, al di fuori ha generato un effetto opposto: una solidarietà pressoché unanime verso Enzo Iacchetti si è diffusa rapidamente sui social network, trasformando l’episodio in un simbolo di denuncia. Numerosi utenti, tra cui personalità del mondo dello spettacolo, del giornalismo e della cultura, hanno espresso sostegno all’attore per il coraggio dimostrato nel prendere posizione su un tema tanto controverso.
Tra i messaggi più condivisi figura quello della giornalista e scrittrice Rula Jebreal, che ha scritto: «L’ONU ha accusato Israele di commettere un #GENOCIDIO a Gaza. Ma i propagandisti che difendono il genocidio israeliano, rispondono ai fatti accertati dall’ONU e 800 massimi esperti internazionali di GENOCIDIO… diffamandoli. Solidarietà a Enzo Iacchetti».
Le parole di Jebreal hanno fatto da cassa di risonanza a un sentimento già molto diffuso: la sensazione che Iacchetti avesse dato voce a un malessere collettivo, denunciando pubblicamente ciò che molti avvertono come un silenzio complice di fronte alla tragedia umanitaria in corso.