Un’intervista intensa e a tratti commovente quella che Raimondo Todaro regala a Nunzia De Girolamo nella nuova puntata di “Ciao Maschio”, in onda sabato alle 17.05 su Rai 1. Il ballerino siciliano, oggi uno dei volti più amati della televisione, ha scelto di aprirsi completamente, raccontando con sincerità la sua vita, tra successi,
cambiamenti e fragilità. «Ho sempre fatto tutto con il cuore», spiega fin da subito. «In amore, come nel lavoro, so di aver dato tutto me stesso. Il mio più grande dispiacere resta quello di non aver potuto dare a mia figlia una famiglia unita: per me è il fallimento più grande».
Con il suo tono diretto e ironico, Todaro ripercorre le tappe fondamentali della sua carriera, senza mai nascondere le difficoltà incontrate lungo la strada. «Io nella vita sono sempre stato uno che se n’è fregato di tutto e tutti, già da bambino», racconta sorridendo. «Mi dicevano: “Vai a danza, allora sei gay”. E io rispondevo: “Voi fate come volete, a calcio vi spogliate tra maschi, io mi spoglio con le femmine: decidete voi dove volete andare”». Una risposta che racchiude tutto il suo spirito libero, la determinazione e quella sicurezza che lo hanno sempre contraddistinto.
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Raimondo Todaro si apre sul matrimonio finito e Amici
L’intervista diventa poi l’occasione per chiarire anche il suo percorso professionale più recente. Dopo l’addio a “Ballando con le stelle”, dove è stato protagonista per 14 anni, Todaro è approdato ad “Amici”, il talent di Maria De Filippi. «Ho fatto tre anni da Maria e sono stato benissimo», racconta. «Ho dato tutto quello che potevo. Se mi volete sono così, altrimenti va bene un altro. Non mi snaturo. Ho raggiunto il mio obiettivo: far vincere un ragazzo latinista che non aveva mai vinto ad Amici. Per me quello è stato il traguardo».

Sul lungo capitolo di “Ballando”, invece, Raimondo non mostra rimpianti, ma solo riconoscenza e consapevolezza. «Dopo 14 anni avevo dato tutto, era arrivato il momento di cambiare», confida. «Nella vita non bisogna vivere di ricordi, bisogna evolversi». Un pensiero che rivela la maturità di un artista che non ha paura di rimettersi in gioco e che crede nella necessità di guardare sempre avanti, senza restare ancorato al passato.


Ma è quando parla della famiglia che il ballerino lascia emergere la parte più fragile di sé. «Mamma e papà stanno insieme da una vita, si amano e si adorano. Io invece so che mia figlia non ha questa fortuna, e questo per me resta un dolore», ammette con voce rotta. Jasmine, la bambina nata dalla sua relazione con la collega Francesca Tocca, è oggi la sua priorità assoluta. «So anche che abbiamo fatto entrambi tutto quello che potevamo. Quando dai tutto, puoi comunque andare avanti con serenità».
Infine, Raimondo si lascia andare a un pensiero intimo, quasi un confessione a cuore aperto: «Penso spesso al giorno in cui non avrò più mamma e papà. Mi spaventa da morire, perché mi sento ancora tanto figlio». Una frase semplice, ma densa di emozione, che racchiude tutta la sensibilità di un uomo che, dietro al sorriso e alla sicurezza del danzatore, custodisce la vulnerabilità di chi non ha mai smesso di amare profondamente la vita e le persone che ne fanno parte.