Durante la messa in onda pomeridiana di Ore 14, Milo Infante aveva soltanto accennato a una situazione delicata che riguarda da vicino la criminologa Roberta Bruzzone. Ma è stato in prime time, nel corso di Ore 14 sera, che il conduttore ha deciso di affrontare apertamente ciò che, a suo dire, sta diventando un caso preoccupante. In collegamento,
la Bruzzone ha raccontato che da mesi qualcosa è cambiato nel clima che la circonda, al punto da temere conseguenze gravi. E proprio mentre la criminologa si esprimeva, lo studio ha assunto un’atmosfera diversa, quasi a sottolineare la gravità del momento. Infante, a quel punto, ha rivelato: “Ci siamo sentiti pochi giorni fa, mi ha detto di essere arrivata a temere per la sua vita”.
La dottoressa non ha smentito nulla, anzi ha confermato ogni parola del giornalista e ha descritto un contesto che, da tempo, la mette sotto pressione. Secondo la sua ricostruzione, sarebbe vittima di una campagna di odio costruita con metodo, alimentata giorno dopo giorno da persone che avrebbero scelto di prenderla di mira in modo sistematico. Una situazione che, racconta, l’ha costretta a vivere con crescente allarme.
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Roberta Bruzzone, minacce gravi: “La mia vita è in pericolo”
Nel suo intervento, la criminologa è entrata nel merito, parlando apertamente di un gruppo organizzato che avrebbe un obiettivo preciso. “Io ho individuato un gruppo di soggetti che in maniera stabile agiscono come una associazione a delinquere finalizzata ad atti persecutori. Queste persone creano contenuti al solo scopo di aizzare le persone contro di me. E purtroppo tutto questo funziona perchè negli ultimi giorni ho ricevuto delle minacce di morte, io sto per sporgere una denuncia contro queste persone che hanno un nome e un cognome”, ha dichiarato Bruzzone. Parole dure, che delineano un quadro inquietante e molto più allarmante di quanto potesse sembrare all’inizio.

Il racconto si è fatto ancora più teso quando la criminologa ha rivelato la natura delle intimidazioni ricevute. “Le minacce sono state esplicite, annunciano come vogliono farmi del male, annunciano che mi aspetteranno davanti allo studio della Rai, indicazioni precise, ho dovuto correre ai ripari. Sono stata contattata dai Carabinieri di Roma e si sono detti preoccupati per la mia persona, stiamo cercando di identificare le persone che mi hanno fatto la minaccia più seria. Sono stata contattata perchè hanno letto online quello che stava succedendo. Questo è l’esito di una campagna persecutoria portata avanti da persone precise, aizzano gente che ha delle problematiche mentali vere”, ha spiegato ancora. Una rivelazione che ha colpito profondamente il pubblico e lo stesso Infante, che ha commentato senza nascondere la propria inquietudine: “Quando i Carabinieri ti chiamano e ti dicono che stanno monitorando devo dire che non è un buon segno”.
La Bruzzone, visibilmente coinvolta, ha continuato delineando un quadro sempre più nitido ma anche più drammatico. “Queste persone hanno costruito un sodalizio pubblico, ogni santo giorno mi dedicano attenzioni malevoli ma adesso è chiaro che ci sia una associazione, io ne ho già denunciati alcuni, quello che sta accadendo è grave”, ha aggiunto. Secondo la criminologa, non si tratterebbe più di semplici haters o di episodi isolati, ma di un’azione concertata e persistente, che richiede un intervento rapido e deciso.

