C’è un silenzio che pesa più di mille parole, quello che sabato ha avvolto Catania. Una folla sconvolta, sguardi bassi e abbracci sinceri: la città si è fermata, unita da una notizia che nessuno avrebbe mai voluto sentire. Nelle vie si è diffusa un’emozione forte, di quelle che lasciano il segno.
La giornata del 6 dicembre resterà impressa nella memoria di chi c’era e di chi, anche solo da lontano, ha sentito vibrare il dolore di una famiglia e di una comunità. La Chiesa della Collegiata è diventata il cuore pulsante di un addio che ha colpito tutti, dai familiari agli amici, fino ai semplici cittadini.
Un dramma inatteso nella notte: lutto terribile per Amici
Dietro questa tragedia si nasconde una storia fatta di quotidianità e piccoli gesti. Salvatore Raciti, imprenditore molto conosciuto a Catania e marito dell’ex ballerina di Amici Susy Fuccillo, stava allestendo le decorazioni natalizie nel giardino di casa sua, insieme agli amici. Era la notte tra il 1 e il 2 dicembre, la Plaia vibrava di luci e risate, ma all’improvviso tutto si è fermato: un malore improvviso, i soccorsi che arrivano, la corsa disperata verso l’ospedale Garibaldi.

Nonostante l’intervento tempestivo dei medici, le condizioni di Salvatore sono precipitate rapidamente. E mentre in ospedale si lottava contro il tempo, fuori la notizia iniziava a diffondersi, lasciando tutti increduli. La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia, ma tutto lascia pensare a una tragica fatalità.
Dietro il volto dell’imprenditore, c’era un marito innamorato e un padre presente. Sedici anni d’amore con Susy Fuccillo, dieci di matrimonio e tre figlie – Cristiana, Giordana e Costanza – che oggi si ritrovano senza il loro punto di riferimento. Per chi ha seguito Amici, la coppia era una delle più amate, spesso protagonista di racconti privati e momenti di felicità condivisa sui social.
Salvatore era un nome noto nel settore dell’intrattenimento: aveva gestito noti locali tra cui Le Capannine, diventando per molti un vero simbolo della movida etnea. Oggi il vuoto lasciato dalla sua scomparsa si sente ovunque: negli sguardi dei colleghi, nei racconti degli amici, nella voce rotta di chi lo ricorda come una persona generosa e sempre pronta ad aiutare.
Mentre scorrevano le lacrime durante le esequie, la comunità si è stretta attorno a Susy Fuccillo e alle sue bambine. Un dolore che sembra troppo grande da sopportare, ma che si trasforma in solidarietà e vicinanza. Catania, in questo momento, si fa famiglia: ognuno vorrebbe poter dire una parola, offrire una mano, tendere un sorriso a chi resta.
Le immagini di quella giornata raccontano più di mille storie: il dolore composto, i fiori, gli abbracci, la presenza silenziosa di chi non vuole lasciare sola una famiglia spezzata. Salvatore Raciti resterà nel cuore di chi l’ha conosciuto come imprenditore, marito e papà. Ma soprattutto, resterà l’insegnamento di una vita piena, spezzata troppo presto, che nessuno potrà dimenticare.