Nella puntata odierna di Mattino Cinque il caso Garlasco è tornato protagonista, ma con una prospettiva diversa rispetto ai giorni precedenti.
Questa volta, infatti, il dibattito non si è concentrato sulle immagini recentemente riemerse, bensì sulle riflessioni scaturite dal confronto in studio e, soprattutto, sulle parole dell’avvocato Massimo Lovati. Un confronto che ha riportato al centro dell’attenzione un materiale visivo già noto agli inquirenti, ma che continua a sollevare interrogativi nella discussione pubblica.
Nel corso della diretta, il punto cruciale ha riguardato le reazioni, i movimenti e le tempistiche di Andrea Sempio nelle ore immediatamente successive al ritrovamento del corpo di Chiara Poggi. Federica Panicucci ha interrogato l’avvocato Lovati su un aspetto molto discusso: “Cosa ne pensa, avvocato, del fatto che Sempio fosse presente per strada dopo che si diffuse la notizia della morte, ma non abbia chiamato Marco Poggi?”. La risposta è stata sintetica ma decisa. Secondo Lovati, quei comportamenti possono avere rilevanza solo nella misura in cui confermano la versione già fornita da Sempio, e l’assenza della telefonata potrebbe essere letta anche come un gesto di discrezione, non necessariamente come un comportamento sospetto.
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Garlasco, Massimo Lovati parla di un presunto “testimone misterioso”
A quel punto è intervenuto Gallo, avvocato di Lovati, introducendo un ulteriore elemento di riflessione. Ha commentato: “Credo che quelle foto siano importanti, ma non credo siano le sole foto che esistano, credo siano solo quelle che la procura ha fatto vedere, perché normalmente quando una fotografa scatta, realizza molte più foto. Per quanto riguarda quanto si può ricostruire dalle foto, è complicato. È chiaro che se vede la zia di Chiara uscire piangere dall’auto, sapendo che a casa c’era solo Chiara perché i genitori erano in montagna, avrebbe dovuto capire cosa era successo. Bisogna capire in che momento Andrea abbia realmente capito che la ragazza in questione era la sorella del suo amico”. Secondo lui, quindi, il nodo centrale consiste nel comprendere il preciso istante in cui Sempio avrebbe fatto il collegamento tra la notizia della morte e la presenza di Chiara sola in casa quella mattina.

A complicare ulteriormente il dibattito è intervenuta la stessa Panicucci, richiamando un dettaglio già raccontato nei giorni scorsi: una giornalista avrebbe riferito a Sempio che era morta una ragazza e, considerando che lui sapeva che nell’abitazione dei Poggi c’era soltanto Chiara, il collegamento sarebbe stato quasi inevitabile. Tuttavia, questo ragionamento resta aperto a diverse interpretazioni, poiché non è chiaro quanto Sempio avesse realmente compreso in quei primi concitati momenti.
Il punto di maggiore tensione è arrivato verso la fine del collegamento, quando l’avvocato Lovati ha sganciato un’affermazione destinata a far discutere: “Io penso potrebbe esserci un testimone che potrebbe uscire e cambiare le cose”. Nessun dettaglio, nessun nome, ma un accenno sufficiente a catturare l’attenzione della conduttrice e del pubblico. Panicucci ha chiesto se si tratterebbe di una figura che potrebbe aiutare o danneggiare Sempio e quando eventuali dichiarazioni potrebbero emergere. La replica è stata volutamente sfumata: “Io parlo di un testimone che potrebbe venir fuori dopo l’incidente probatorio, che potrebbe andare a favore o a sfavore di Sempio, chi lo sa, se non esce è meglio”.

Un’affermazione sibillina, che apre scenari nuovi e che, inevitabilmente, alimenta l’interesse attorno a un caso che continua a suscitare domande a distanza di anni. Le prossime settimane, con l’incidente probatorio alle porte, potrebbero rivelarsi decisive nel chiarire se davvero esista un nuovo tassello pronto a emergere o se si tratti solo di un’ipotesi destinata a rimanere tale.