Dopo oltre quarant’anni di vita condivisa, Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi rappresentano uno dei rari esempi di coppia solida e longeva nel mondo dello spettacolo italiano. Ospiti nel salotto televisivo di La volta buona, i due artisti hanno ripercorso la loro storia fatta di amore, sfide e compromessi,
condividendo con il pubblico il segreto – spesso ironico – della loro resistenza sentimentale.
Nel corso dell’intervista con Caterina Balivo, la coppia non ha esitato a mostrarsi autentica, raccontando anche quei momenti in cui la convivenza si fa più complicata. Enzo Paolo, con il sorriso sulle labbra, ha dipinto la moglie come una donna determinata e attenta a ogni dettaglio: “Le cose vanno fatte in un certo modo, il suo”, ha detto, scherzando sul suo metodo di sopravvivenza domestica: “Io metto i tappi nelle orecchie e lei è convinta che io l’ascolti. I mariti fanno così, si chiudono in un angolo col tempo e fingono di ascoltare. Ecco perché dura”. Carmen ha finto di offendersi, ma si è lasciata abbracciare dal marito, in un gioco di complicità che continua anche a telecamere accese.
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Enzo Paolo Turchi e le rivelazioni su Carmen Russo
Accanto alla dimensione privata e divertente della loro relazione, non è mancato un momento di forte emozione. Enzo Paolo ha infatti aperto uno squarcio sul suo passato difficile, raccontando l’infanzia vissuta tra miseria, lutti familiari e assenze dolorose. “Mia mamma spariva per giorni, era uscita un po’ di testa dopo aver perso due figlie durante la guerra”, ha rivelato. Un’infanzia segnata non solo dal dolore, ma anche dalla fame e dal bisogno di cavarsela da solo: “A otto anni ho iniziato a lavorare, facevo le pulizie in una bisca, quelle 20 lire erano per mangiare”.

Ma in quella vita complicata, arrivò anche una svolta inattesa. “Mia mamma vide un bando del teatro San Carlo di Napoli e mi iscrisse. Lì è cominciato tutto”, ha ricordato il ballerino, spiegando che inizialmente non era la danza a motivarlo, ma le cure ricevute, i piccoli regali come le scarpette usate. “Eravamo poveri, ma felici”, ha detto con orgoglio. Da lì, passo dopo passo, arrivò il primo stipendio da ballerino, con cui riuscì a comprare una nuova casa per la madre e a garantirle un po’ di tranquillità economica.

Oggi, a distanza di decenni, Enzo Paolo guarda a sua figlia Maria con un solo obiettivo: “Voglio darle tutto quello che non ho avuto. Non parlo di vestiti o altro, ma di affetto, di presenza”. Un legame, quello con la famiglia, che sembra rappresentare il vero fulcro della sua esistenza, anche oltre il palcoscenico. Insieme a Carmen Russo, non solo ha costruito una carriera longeva, ma anche una quotidianità fatta di gesti, di battute e di una confidenza rara. Forse è proprio in questo equilibrio tra ironia e dedizione che si nasconde la formula magica del loro amore.