Il dramma di Luciano: investito da un’auto, si sveglia in ospedale con 39 anni di memoria cancellati

Una storia incredibile ha come protagonista Luciano D’Adamo, un uomo che è stato investito da un’auto e che poi ha dimenticato praticamente quasi tutto. Sono rimasti stupiti dal racconto della vittima di quell’incidente, che si è letteralmente scordato di tantissimi momenti della sua vita. Ora, intervistato da Il Messaggero, ha deciso di spiegare nei particolari cosa gli è capitato.

Luciano D’Adamo, dopo essere stato investito da un’auto dopo aver lavorato come dipendente all’aeroporto di Fiumicino, si è svegliato direttamente in una stanza di ospedale. Quando un’infermiera gli ha chiesto un numero di telefono, lui ha voluto darle quello della madre. Ed è subito sembrato in confusione perché non comprendeva il motivo per il quale la donna avesse un telefono di piccole dimensioni. Poi l’infermiera lo ha chiamato col suo nome e l’uomo è apparso perplesso: “Mi chiedevo come sapesse chi fossi”.

Luciano D'Adamo Investito

Luciano D’Adamo, l’uomo investito dall’auto che ha dimenticato 39 anni di vita

Luciano D’Adamo era convinto che fosse stato investito dall’auto il 20 marzo del 1980, ma in realtà l’incidente si era registrato nel 2019. In ospedale è rimasto scioccato dall’incontro col figlio 35enne: “Ma come poteva essere mio figlio un uomo nato prima di me?”. Infatti, la vittima del sinistro era certo che avesse ancora 24 anni e che la sua fidanzata fosse una giovane di 19 anni. Ma poi si è reso conto che era in realtà un 63enne quando si è guardato allo specchio. Quindi, non ricordava più ben 39 anni della sua esistenza.

Luciano D'Adamo Investito

Per colpa del trauma alla testa era stato colpito da amnesia, come ha ammesso a Il Messaggero. Non sapeva che ci fossero i cellulari, l’avvento di Internet e anche dell’attentato dell’11 settembre alle Torri Gemelle. Lui ha detto nell’intervista: “Ricordo ancora lo stupore di viaggiare su un’auto che mostrava la mappa di Roma su uno schermo, mentre una voce mi diceva dove svoltare”. Nonostante i familiari gli facessero vedere le immagini della sua vita, non ricordava praticamente niente. E ha dovuto vivere una vita nuova e inusuale per lui.

Attualmente Luciano D’Adamo è un manutentore di una scuola, supportato dagli psicologi. Fortunatamente ci scherzano anche, visto che il figlio gli ha detto: “Papà, ti ricordi che dovevi ridarmi 5mila euro?”. E lui ha replicato: “Cosa sono gli euro?“. Ed è costretto a fingere di conoscere i suoi amici.

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