Tra polemiche e sfarzo si è chiusa nel weekend una delle celebrazioni più chiacchierate dell’anno: il matrimonio tra Jeff Bezos e Lauren Sanchez. Dopo tre giorni di lusso sfrenato, feste esclusive e una Venezia blindata, il patron di Amazon e la giornalista sono diventati ufficialmente marito e moglie.
A far parlare, però, non è stato solo il tripudio di celebrità internazionali o la location mozzafiato, ma anche una pungente dichiarazione arrivata da oltreoceano: un’assente illustre dalle nozze, non ha mancato di far sentire la propria voce lanciando una stoccata diretta agli sposi.
L’attrice, durante un evento benefico per la sua fondazione Africa Outreach Project, ha voluto ironizzare – ma non troppo – sull’esclusione dalla lista degli invitati. “Penso che siamo le uniche a non aver ricevuto un invito”, ha detto dal palco, per poi affondare il colpo con una frase che ha scosso la platea: “Ma va bene, perché loro fanno schifo e noi siamo a posto”, ha aggiunto Charlize Theron. A riportarlo è stato The Hollywood Reporter, che ha sottolineato come le parole della Theron non sembrassero affatto una battuta. L’attrice, da anni impegnata in progetti sociali a favore dei giovani sudafricani, ha colto l’occasione per ringraziare chi ha deciso di supportare la causa in un momento in cui, ha detto, “il mondo sembra bruciare”.
“Questi due…”. Matrimonio Jeff Bezos e Lauren Sanchez, il commento di Paolo Crepet

Nel frattempo, a migliaia di chilometri di distanza, Venezia veniva trasformata in una capitale del jet set. I festeggiamenti per le nozze di Bezos e Sanchez sono iniziati con la cerimonia ufficiale il 27 giugno sull’Isola di San Giorgio e sono proseguiti con pranzi gourmet, giri in gondola e feste blindate. A chiudere il tutto, un ballo in maschera organizzato all’Arsenale, ispirato al Carnevale veneziano del Settecento ma con un twist moderno: dress code “pigiama party”.

Le calli e i canali della Serenissima sono stati invasi da volti noti dello spettacolo e della finanza. Da Leonardo DiCaprio a Kim Kardashian, da Tom Brady a Orlando Bloom – quest’ultimo però senza Katy Perry – il parterre era di quelli che fanno brillare i titoli dei tabloid internazionali. Nonostante ciò, l’evento non è stato accolto solo da applausi. I residenti hanno lamentato una città bloccata per giorni, traffico impazzito e un senso di esclusione crescente, mentre il lusso sfrenato si celebrava a pochi metri da case in cui la vita scorre ben lontana dai fasti hollywoodiani.


La cerimonia è così diventata l’emblema perfetto del contrasto tra due mondi: quello dell’élite internazionale, che si concede tre giorni di festa tra maschere e stelle Michelin, e quello di chi, come Charlize Theron, cerca di ricordare che l’impegno sociale e l’attenzione ai bisogni reali non vanno mai messi in secondo piano. Una frecciatina forse velenosa, la sua, ma che ha saputo accendere un dibattito che va ben oltre l’elenco degli invitati.