Sono moltissime le voci che si stanno levando in queste ore per rendere omaggio a Giorgio Armani,
il gigante della moda scomparso ieri a 91 anni. Tra i messaggi di cordoglio spicca quello di Silvia Toffanin, che per ricordare lo stilista ha scelto un tono intimo e personale, nonostante sia sempre molto riservata sulla propria vita privata. La conduttrice di Verissimo ha affidato i suoi pensieri a un post pubblicato sul profilo Instagram ufficiale del programma (ed è una rarità), nel quale ha voluto condividere alcuni ricordi legati ai loro incontri.
“Caro Signor Armani, ricordo con tenerezza e grande affetto tutti i nostri incontri”, scrive Toffanin, scegliendo quell’appellativo, “Signor Armani”, che da sempre contraddistingue il modo in cui collaboratori e amici più vicini si rivolgevano a lui, con rispetto e profonda ammirazione. Un titolo che nel tempo è diventato quasi un marchio, sinonimo della sua eleganza e della sua autorevolezza.
“L’ho sentito l’altro giorno e ho notato una cosa”. Giorgio Armani, la rivelazione di Myrta Merlino

Silvia Toffanin, il ricordo inedito su Giorgio Armani
La conduttrice prosegue raccontando ciò che la colpiva ogni volta che si trovava al suo fianco: “Ogni volta, con poche parole, Lei mi ha dato una lezione di stile. Stile anche nel modo di affrontare il lavoro e la vita”. Parole che restituiscono l’immagine di un uomo capace di trasmettere insegnamenti preziosi non solo nell’ambito della moda, ma anche sul piano umano, con il suo modo di interpretare disciplina, impegno e sobrietà.

Nel messaggio non manca un congedo carico di riconoscenza: “Con Giorgio Armani salutiamo un’icona mondiale della moda e dell’imprenditoria, un’immagine di eleganza che ha dato ancora più prestigio all’Italia”. Toffanin ha così voluto sottolineare quanto lo stilista sia stato non solo un protagonista assoluto del suo settore, ma anche un ambasciatore della bellezza e della creatività italiana nel mondo.

Armani si è spento ieri, dopo che nelle settimane scorse aveva affrontato un’infezione polmonare che lo aveva costretto a un ricovero e successivamente a una convalescenza nella sua residenza di via Borgonovo, a Milano. La camera ardente sarà aperta al pubblico il 6 e il 7 settembre, mentre i funerali si svolgeranno in forma privata, nel rispetto della volontà della famiglia. Un addio sobrio, in piena coerenza con lo stile che ha contraddistinto tutta la sua vita.