Sono molte le persone in fila per porgere l’ultimo saluto a Ornella Vanoni. La grande cantante è morta la sera di venerdì 21 novembre e oggi, domenica, 23, e domani, lunedì 24, è stata allestita la sua camera ardente al Piccolo Teatro di Milano. L’arrivo del feretro è stato accolto da un lungo applauso.
Il figlio di Vanoni, Cristiano Ardenzi, e il gesto di Renato Zero
Tra le foto che raccontano queste giornate di dolore, vanno menzionate quelle che ritraggono il figlio di Ornella Vanoni, Cristiano Ardenzi, con Renato Zero, uno dei più grandi amici della cantante.
I due si trovavano per strada, tra le auto, fuori dalla camera ardente e Renato ha dolcemente accarezzato il volto di Cristiano. Un momento intimo e dolcissimo, uno scambio di dolore, ma anche di affetto tra due persone che stanno soffrendo anche se con intensità diverse.

Ardenzi ha scritto poi un necrologio, pubblicato dal Corriere, per annunciare formalmente la morte della madre: “Dopo una vita colma di amore per la musica e per le persone a lei più care, ci lascia Ornella Vanoni. Cantante, attrice, madre e nonna straordinaria, ha illuminato con il suo talento e la sua sensibilità le vite di chi l’ha conosciuta”, si legge nell’annuncio, firmato dal figlio e dai suoi “amati nipoti”, Matteo e Camilla.
Ardenzi, 63 anni, è nato dal breve matrimonio di Vanoni con l’impresario teatrale Lucio Ardenzi. Il loro legame è sempre stato vissuto con discrezione, lontano dai riflettori. Vanoni non ha mai nascosto che il loro rapporto sia stato un po’ complicato, anche perché Cristiano ha vissuto l’infanzia lontano dalla madre, affidato ai nonni per via degli impegni professionali di lei. Questo distacco, ha inevitabilmente segnato il loro rapporto che è sempre stato però cordiale.
Cristiano è cresciuto e ha vissuto lontano dalla popolarità della madre e ha scelto una vita riservata, costruendo la propria famiglia accanto alla moglie e ai figli. L’affetto che non aveva potuto esprimere da giovane madre Vanoni lo riversò poi sui nipoti, instaurando con Matteo e Camilla un legame profondo, rispettoso degli spazi e della libertà individuale.
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L’ultimo saluto di amici e colleghi e “Domani è un altro giorno” in riproduzione. In 5mila per Ornella
Fiorella Mannoia, Emma e Antonio Marras, sono stati tra i primi a porgere i propri saluti a Vanoni. Prensenti anche Fabio Fazio e Lella Costa.
Oltre 5mila persone hanno reso omaggio a Ornella Vanoni: “È stata una mattinata di grande commozione. Un pezzo di Milano si è stretto intorno a Ornella Vanoni. Sono passati fan, cittadini vicini di casa e tanti artisti italiani e internazionali di tutti i mondi: dalla tv, al teatro, alla musica e al cinema. Un grande tributo a una figura di straordinaria importanza”, ha detto Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura di Milano.
Ad accogliere le persone che stanno porgendo il loro ultimo saluto a Ornella ci sono in sottofondo le note di “Domani è un altro giorno”, uno dei brani più amati dell’artista. La bara è in legno chiaro, semplice, ai lati due cuscini di girasoli e alle spalle i gonfaloni di Regione Lombardia e Comune di Milano e la corona di fiori del Piccolo.
“Ornella è stata un punto di riferimento per ognuno e ognuna di noi, perché Ornella era il simbolo della libertà, dell’irriverenza. Era una donna colta, era una donna elegante, era una donna libera. Ecco, era una donna libera e una cantante straordinaria”, queste le parole di Fiorella Mannoia fuori dal Piccolo teatro. “Era doveroso venirla a salutare. Ha vissuto in maniera lucida fino agli ultimi istanti. Forse una morte più dolce non si poteva avere”, ha aggiunto poi Mannoia, ricordando “le telefonate che ci siamo fatte e anche i momenti divertenti perché era molto ironica e la battuta non le mancava mai. Le tante volte che abbiamo cantato insieme e i tanti palchi abbiamo condiviso. Tanti ricordi, ma quelli più divertenti li tengo per me”. E anche le conversazioni n camerino “sono cose che non si possono ripetere”.
Presente anche Arisa: “Una grande perdita. Gli artisti non dovrebbero morire mai e in un certo senso non muoiono perché rimangono con noi attraverso quello che fanno. E fortunatamente Ornella ha fatto tanto”. Anche Simona Ventura ha ricordato la cantante: “Era unica, la più grande di tutti. Ci mancherà tantissimo, ma la sua musica è immortale. ‘Domani è un altro giorno’ è la canzone della mia vita. Mi mancherà la sua generosità. Parlavamo per ore. Era una donna diretta, sarcastica e ironica”.
“Ci manca perché manca una delle interpreti migliori. La ringrazierò sempre. Sono molto commosso”. Poche e intense parole quelle di Cristiano Malgioglio per Ornella Vanoni. Anche Paolo Fresu, che domani lunedì 24 novembre, suonerà al funerale di Vanoni, era molto emozionato: “Non ho altro da aggiungere se non silenzio amicale. Per me Ornella ha rappresentato l’enormità che ha rappresentato per il mondo intero”.