Lo scontro televisivo tra Enzo Iacchetti ed Eyal Mizrahi continua a far discutere, tanto in tv quanto sui social. Martedì sera, durante la puntata di È Sempre Cartabianca, il comico e storico conduttore di Striscia la notizia si è lasciato andare a una durissima invettiva contro il presidente della federazione
Amici di Israele. L’oggetto del contendere, naturalmente, è stato il conflitto israelo-palestinese, terreno già di per sé delicatissimo che in questo caso è sfociato in un alterco senza filtri e destinato a far parlare ancora a lungo.
Iacchetti, schierato apertamente a favore della causa palestinese, ha affondato il colpo con parole nette: “Come si fa a sostenere che gli israeliani non sono responsabili di quanto sta accadendo, quando sono già morte quasi 70mila persone e 20 mila bambini?”. Poi ha rincarato la dose: “Non parlo con un contraddittorio, in questa guerra non c’è un contraddittorio perché c’è un solo esercito”. A quel punto, di fronte al “Sei un fascista” pronunciato da Mizrahi, il conduttore è esploso in diretta: “Pezzo di me***, str*** vengo e ti prendo a pugni”. Tentativi vani, quelli di Bianca Berlinguer, di riportare il clima a toni più pacati.
“St***, vengo lì e ti prendo a p***”. Panico a Carta Bianca, Enzo Iacchetti è una furia: Berlinguer ferma tutto

La scena, in pochi minuti, ha fatto il giro dei social, diventando virale e dividendo l’opinione pubblica. Molti hanno mostrato solidarietà a Iacchetti, legittimando il suo sfogo e ritenendolo una reazione umana a fronte di una tragedia che ha già provocato decine di migliaia di morti. Altri, però, hanno criticato la deriva violenta delle sue parole, ritenendole non accettabili in un contesto televisivo di dibattito.

Tra questi ultimi c’è David Parenzo, giornalista e conduttore da sempre dalla parte di Israele. Su Instagram ha voluto rispondere duramente ad Andrea Scanzi, che invece aveva difeso l’uscita del collega: “E ci mancava il commento del noto Chihuahua, che si crede un Dobermann, del Fatto Quotidiano sulla delirante vicenda di Enzo Iacchetti”.
Parenzo non si è fermato qui e ha demolito senza mezzi termini l’intervento di Iacchetti, definendolo “uno sproloquio di puro delirio in cui è stato in grado, in pochi minuti, di assassinare qualunque fatto. Ha parlato di razza, di ebrei, ha confuso ebrei con israeliani, ha minacciato di menare Eyal Mizrahi, ha detto che da secoli (SECOLI!!!) gli ebrei aggrediscono gli arabi ecc ecc..”. Parole pesanti, che secondo il giornalista mettono in luce il rischio di derive antisemite in un discorso che, secondo lui, ha perso ogni contatto con la realtà dei fatti.

Infine, la stoccata ironica che ha riacceso il dibattito: “Preferisco ricordarlo quando al Festivalbar cantava Pippa di meno (1995). Mai canzone fu più indicata”. Una battuta che unisce sarcasmo e critica, e che sposta ancora una volta il confronto dalla tragedia di Gaza alla memoria leggera della tv anni Novanta, lasciando l’amaro retrogusto di uno scontro in cui a rimanere schiacciata sembra essere, più di tutto, la possibilità di un dialogo civile. Dopo il post pubblicato da David Parenzo contro Enzo Iacchetti, sono piovute tantissime critiche nei confronti del conduttore de L’Aria che Tira e de La Zanzara. In molti sui social lo accusano di essere complice nel genocidio di Gaza.
“Parenzo di quello xhe dici non frega niente a nessuno, due terzi dei tuoi follower ti segue per la zanzara, l’ultima parte invece ti segue per insultarti”, “Se non ci fosse la zanzara saresti nell’oblio , grande Enzino”, “E tuttavia, nonostante gli errori, Iacchetti ha espresso meglio quella che è la realtà di quanto tu, ipocrita complice, abbia fatto in due anni. Non so se da israeliano quale non sei o da ebreo. Vedi tu come collocarti nel campo dei complici del genocidio provato dalle Nazione Unite”, “Sei un pagliaccio”, “V-E-R-G-O-G-N-A-T-I”, “Ti credi una tigre ma sei un ratto”, “Verme”, “Ogni tanto puoi anche smetterla di fare il bidet con la lingua a Israele. Riuscire a stare ancora dalla parte di Israele dopo tutto quello che é successo é davvero diabolico”, si legge tra i commenti.