Un evento che doveva nascere come un omaggio intimo e suggestivo al mare e alle radici maremmane si è trasformato in un caso che sta facendo discutere l’intero Argentario.
La serata speciale ideata per il 27 agosto rischia infatti di saltare, con il Comune e le autorità costrette a rivedere i piani a causa di problemi legati alla sicurezza e alla gestione dell’ordine pubblico.
Il concerto di Lucio Corsi avrebbe dovuto svolgersi in una cornice decisamente insolita: il palcoscenico non un teatro, ma un peschereccio ormeggiato davanti al molo di Porto Ercole. Un’idea nata per sorprendere gli abitanti e i turisti, tanto che fino a pochi giorni fa la notizia era rimasta top secret. Proprio questa scelta di riservatezza è stata richiamata dal sindaco Arturo Cerulli, che ha spiegato: “L’accordo era di non far uscire la notizia prima della settimana prossima, a ridosso dell’evento. I carabinieri ci hanno chiamato perché questo evento potrebbe portare dei problemi di ordine pubblico”.
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Il nodo della vicenda riguarda infatti le presenze attese: un artista capace di richiamare migliaia di fan in un borgo che può contenere solo poche centinaia di persone. Il rischio di affollamenti e disagi, in pieno agosto e con la costa maremmana già invasa dai turisti, ha messo in allerta le forze dell’ordine. Per questo lunedì sarà la prefettura a stabilire se il concerto potrà svolgersi o se andrà ripensato in altra forma.

Dietro le quinte, l’evento era stato pensato come un momento di forte legame con la comunità. Sul peschereccio, al fianco del protagonista, avrebbe dovuto esibirsi l’amico chitarrista Tommaso Ottomano, in arte Tommaso Sabatini, originario proprio di Porto Ercole. Una scaletta acustica, arricchita dal suono di un quartetto d’archi, con l’idea di trasformare il mare in uno scenario da fiaba.

Per superare i limiti della visibilità, si stava lavorando all’installazione di maxischermi sia sul molo sia in piazza Santa Barbara, in modo da consentire anche a chi non riuscisse ad avvicinarsi di seguire la performance. Un progetto ambizioso, reso ancora più significativo dal fatto che l’artista non avrebbe percepito alcun cachet: il concerto sarebbe stato un dono, un omaggio personale alla sua terra e alla comunità portualina.
Ora, però, tutto è in sospeso. L’idea romantica di trasformare il mare in palcoscenico si scontra con la realtà dei numeri e con la necessità di garantire sicurezza. Lunedì sarà la giornata decisiva: solo allora si saprà se Porto Ercole potrà vivere questa serata unica o se il sogno resterà tale.