Sul palco del Milano Pride si è celebrato un momento carico di emozioni, grinta e messaggi forti, grazie alla presenza di Ambra Angiolini e della figlia Jolanda Renga.
Insieme hanno infiammato la folla all’inizio della serata, poco prima dell’atteso concerto che ha visto alternarsi artisti del calibro di Orietta Berti, Big Mama, Sarah Toscano e Paola Iezzi. È stato un momento di connessione autentica tra pubblico e palco, di quelli che restano impressi nel cuore di chi c’era.
Ambra, da anni figura simbolica della comunità LGBTQ+, ha voluto condividere quel momento non solo con il pubblico, ma anche con sua figlia, rendendo l’occasione ancora più speciale. Le due si sono esibite insieme in una versione del tutto nuova ed emozionante di “T’Appartengo”, il brano che negli anni ’90 ha segnato una generazione e che ora si è trasformato in una dichiarazione di libertà condivisa. Le prime note le hanno viste inizialmente trattenute, quasi sorprese dalla forza del momento, ma poi si sono sciolte in una performance intensa e trascinante.
“Ma tu e Pia… Incredibile!”. Raffaella Fico e la figlia oggi, insieme alla serata speciale

Il pubblico ha risposto con entusiasmo, intonando le parole del brano e ballando in sintonia con madre e figlia. A rendere il tutto ancora più potente è stato l’outfit scelto: jeans coordinati e t-shirt bianche, un look semplice ma ricco di significato. Sulla maglietta di Jolanda campeggiava una frase incisiva: “Un no, da solo, può cambiare una vita, e tanti no messi insieme possono cambiare il mondo”. Parole tratte dallo spettacolo teatrale Oliva Denaro, che Ambra ha portato in scena e che racconta storie di ribellione e consapevolezza femminile.

La partecipazione delle due ha avuto un’eco fortissima anche sui social, dove Ambra ha voluto esprimere la sua gratitudine per l’accoglienza ricevuta. “Grazie per come avete fatto sentire Jolanda Renga”, ha scritto in un post emozionato, “l’avete accolta e abbracciata forte, eravate tantissimi e con la solita voglia d’amare la vita in un unico gigantesco noi. L’avevate fatto anche con me 30 anni fa, l’avete rifatto sabato con lei”.


Quello che doveva essere un semplice momento musicale si è così trasformato in un inno corale di libertà, appartenenza e amore condiviso. La voce di Ambra e la presenza forte e delicata di Jolanda hanno lasciato un segno indelebile, confermando che il Pride non è solo festa, ma anche spazio per nuovi legami, nuovi messaggi e nuovi simboli di resistenza e speranza.