Un risultato che parla da solo, ma che non racconta tutto. Quando il punteggio è così netto, la differenza tra i due tennisti in campo appare evidente, ma a volte ciò che conta è anche l’atteggiamento fuori dal campo. E in questo caso, le parole pronunciate dopo il match fanno luce su un rispetto reciproco che va ben oltre il tabellone.
In una delle sfide più attese del torneo, il pubblico ha assistito a un dominio tecnico e mentale, in cui uno dei protagonisti ha semplicemente brillato sopra ogni aspettativa. L’altro, nonostante la sconfitta, ha trovato la lucidità per riconoscerlo con grande sportività.
Ruud: “Sembrava di colpire contro un muro che rispondeva a 100 all’ora”
Nel corso della conferenza stampa seguita al quarto di finale degli Internazionali d’Italia 2025, Casper Ruud, numero sette del ranking, non ha nascosto l’ammirazione per Jannik Sinner, autore di una prestazione che ha lasciato il segno: “È la cosa più vicina alla perfezione che abbia visto da giocatore, devo riconoscerlo a Jannik”, ha detto con onestà il norvegese.
La partita si è chiusa con un netto 6-0, 6-1 a favore dell’azzurro. Ruud ha raccontato così la sua sensazione in campo: “Avevo la sensazione che tirasse ogni colpo a 100 all’ora, sia col dritto che col rovescio”, aggiungendo che anche i suoi colpi più incisivi venivano respinti con maggiore forza. “Il servizio è stato il mio colpo più deludente, forse se avessi servito meglio avrei strappato qualche punto gratis”.
Il tennista norvegese ha poi spiegato che dal fondo campo “non ho praticamente mai avuto la meglio. Anche quando costruivo il punto bene, lui era ovunque. Quando affronti un giocatore così sembra di giocare contro due rovesci”.